Menopausa, vampate e controindicazioni alla terapia ormonale sostitutiva. Quale soluzione? Interviene il Prof. Marco Gambacciani
La menopausa NON è una MALATTIA
Lo sappiamo e ce lo sentiamo ripetere continuamente. Ma porta con sè una serie di disturbi a volte molto invalidanti che possono diventare patologia o comunque inficiare la qualità della vita di una donna ed incidere pesantemente anche a livello psicologico.
Uno dei sintomi più frequenti che le donne lamentano sono le cosiddette vampate. Che hanno effetti non solo sulla qualità della vita ma rappresentano un fattore di rischio importante che può incidere pesantemente sulla salute cardiovascolare della donna. Consideriamo che se durante l’età fertile noi donne siamo protette dagli estrogeni, con il calo degli ormoni dovuto alla menopausa il rischio cardiovascolare aumenta. E contrariamente a quanto molte donne (ed anche medici) pensano, la prima causa di morte nelle donne in età post-menopausale non sono i tumori della mammella, che noi donne temiamo più di ogni altra patologia, bensì le malattie cardiovascolari, infarto ed ictus (1,2). Quindi, quando le donne e i loro medici sottovalutano le vampate e liquidano la donna sintomatica con un “passeranno”, commettono un errore madornale. Si tratta di omissione terapeutica per me. Noi donne abbiamo necessità di capire, essere capite ed informate e i medici hanno a loro volta il dovere di informarsi ed informarci.
Ecco perchè nasce MenopauseBoost un’associazione che avrà il compito di veicolare corrette informazioni su come affrontare questa fase della vita oltre che sfatare miti e pregiudizi scientifici e culturali sulla menopausa.
Immagine emblematica dell’evento che ha visto la nascita di Menoapauseboost
Ma ritornando al tema vampate, non è assolutamente buona cosa tenersele ed aspettare che passino.
Primo perchè la medaglia per stare male non ce la dà nessuno. Secondo perchè, come già accennato, possono avere effetti negativi sulla nostra salute. Inoltre come da letteratura le donne con sintomi vasomotori importanti sono più a rischio di osteporosi e di declino cognitivo. Insomma, come dice sempre il dott. Gambacciani, la vampata rappresenta solo la punta dell’iceberg.
Ovviamente la prima scelta per mettere a tacere la sintomatologia vasomotoria, sarebbe la terapia ormonale sostitutiva (TOS), personalizzata e studiata su misura per ogni donna a seconda della propria storia clinica. Ma purtroppo vi sono molte donne che non possono utilizzare ormoni. Pensiamo a tutte le donne che hanno avuto un carcinoma mammario. E pensiamo anche a tutte quelle NON VOGLIONO usare gli ormoni. E che, nonostante siano ben informate, continuano ad avere il terrore di queste sostanze e decidono di seguire una via “naturale”.
Del resto il mio obiettivo e della nostra associazione è quello di fare stare bene TUTTE le donne e, nonostante io sia una fautrice della terapia ormonale sostitutiva anche perchè gli studi ne supportano la sua assoluta sicurezza, se ben dosata e personalizzata, non posso imporre la mia visione a tutte le donne e devo, insieme ai medici che fanno parte del comitato scientifico, illustrare soluzioni alternative che possano comunque apportare benefici, se pur parziali, a TUTTE le donne e ne salvaguardino il loro benessere.
Perchè stare bene si può e ….si deve
Quindi quali sono le scelte terapeutiche efficaci e sicure per queste donne?
Al congresso della SIM (società italiana menopausa) ho ascoltato una bella relazione del dottor Marco Gambacciani, segretario e past presidente della SIM, sulla cimicifuga racemosa una delle sostanze nel mondo fitoterapico, insieme all’estratto purificato di polline tra le più studiate ed efficaci sulla sintomatologia vasomotoria (vampate)
Ho deciso quindi di intervistare il dottor Gambacciani su questa sua relazione in modo tale da poter condividere con voi informazioni molto importanti ed utili.
Innanzitutto cerchiamo di capire quali sono i sintomi più comuni che si presentano in menopausa e quali sono i casi in cui le terapie ormonali sostitutive sono controindicate come da linee guida della SIM.
Usiamo il plurale perchè NON esiste LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA ma tante terapie da prescrivere a seconda della storia clinica, delle eventuali patologie e sintomi che la paziente riferisce.
- sintomi vasomotori:
- vampate di calore sudorazioni,
- insonnia,
- sbalzi di umore,
- alterazioni metaboliche quali modificazioni del:
- profilo lipidico e tolleranza glucidica (insulinoresistenza),
- regolazione pressione arteriosa,
- turnover osseo,
- modificazioni atrofiche di:
- mucose,
- cute.
Per contrastare la sintomatologia vasomotoria è possibile utilizzare:
- le terapie ormonali sostitutive personalizzate (TOS o in inglese HRT hormone replacement therapy),
- farmaci neuorattivi (psicofarmaci),
- nutraceutici di origine vegetale con attività fitoestrogenica (ad esempio i prodotti a base di soia),
- nutraceutici di origine vegetale con attività NON fitoestrogenica.
Le opzioni di trattamento per la sintomatologia vasomotoria (courtesy of dott. Marco Gambacciani)
Nella donna che non presenta controindicazioni, la terapia ormonale sostitutiva personalizzata rappresenta la prima scelta terapeutica.