Oggi più che mai viviamo atteggiamenti pieni di contraddizioni. Non si esita ad esibire corpi o a rendere pubblico ciò che potrebbe rimanere personale intimo e privato eppure non riusciamo a parlare privato, eppure non riusciamo a parlare con naturalezza di ciò che dovrebbe essere naturale e condiviso, : LA MENOPAUSA E CIO’ CHE ESSA RAPPRESENTA.
EBBENE SI’, LA MENOPAUSA RAPPRESENTA ANCORA OGGI, PER MOLTE DONNE E PER ALTRETTANTI UOMINI, UN TABU’ SIA IN AMBITO SOCIALE CHE ANCOR PIU’ PROFESSIONALE.
ANALIZZANDO GLI ATTEGGIAMENTI DELLE DONNE CHE INCONTRO E CON CUI PER PROFESSIONE MI TROVO A CONDIVIDERE MOMENTI INTIMI, MI SONO VENUTI IN MENTE PRINCIPALMENTE OTTO MOTIVI PER I QUALI LA MENOPAUSA RAPPRESENTA SICURAMENTE UN TABU’:
- MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA STORICA: L’ATTEGGIAMENTO DI DISINTERESSE NON E’ DIFFERENTE NEI LUOGHI DI LAVORO. FINO A POCHISSIMI ANNI FA NON SE NE PARLAVA MAI, SE NON AI CONVEGNI SPECIALISTICI. CIO’ RAPPRESENTA IN QUALCHE MODO UNO STIGMA DI GENERE: IL POSTO DI LAVORO E’ STATO TRADIZIONALMENTE DOMINATO DAGLI UOMINI, RENDENDO DIFFICILE PER LE DONNE DISCUTERE APERTAMENTE DELLE LORO ESPERIENZE. LA MENOPAUSA E’ UN PROCESSO BIOLOGICO FEMMINILE E DISCUTERNE PUO’ ESSERE VISTO COME INAPPROPRIATO O IRRILEVANTE IN TALI AMBIENTI.
I MASCHI HANNO SVILUPPATO UN MONDO PER I MASCHI.
- NORME SOCIALI: IN MOLTE CULTURE , COME NEI PAESI OCCIDENTALI, L’INVECCHIAMENTO E GLI ARGOMENTI CORRELATI , COME LA MENOPAUSA, SONO SPESSO VISTI CON NEGATIVITA’ O DISAGIO. SI TENDE AD INSEGUIRE IDEALI DI BELLEZZA E DI GIOVINEZZA CHE NON SI ADDICONO ALLA DONNA CHE DICHIARA PUBBLICAMENTE LA SUA MENOPAUSA. QUESTO ATTEGGIAMENTO SOCIALE SI ESTENDE AL POSTO DI LAVORO, DOVE LE DISCUSSIONI SULL’INVECCHIAMENTO E SOPRATTUTTO SUI SUOI EFFETTI POTREBBERO ESSERE FRAINTESI .
- PAURA DELLA DISCRIMINAZIONE: LE DONNE TEMONO CHE DISCUTERE APERTAMENTE DELLA MENOPAUSA POSSA PORTARE ALLA DISCRIMINAZIONE DI GENERE IN SEDE LAVORATIVA. LA PREOCCUPAZIONE DI ESSERE VISTE COME MENO COMPETENTI O MENO CAPACI, PUO’ IMPEDIRE CONVERSAZIONI APERTE E LIBERE POICHE’ SI TEME CHE L’INTERLOCUTORE NON SIA IN GRADO DI CAPIRE COSA REALMENTE STA ACCADENDO A QUELLA DONNA E CHE POSSA FRAINTENDERE UN SINTOMO O UN DISAGIO COME SEGNO INELUTTABILE DI PERDITA DI SMALTO E DI PROFESSIONALITA’. E lE DONNE SONO LE PRIME A CELARE I PROPRI DISAGI PER PAURA DI VEDERSI MESSE DA PARTE, COME MAGARI E’ GIA’ SUCCESSO VENT’ANNI PRIMA PER UNA GRAVIDANZA.
- MANCANZA DI POLITICHE DI SUPPORTO: GLI ORGANI ISTITUZIONALI EI LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA NON DISPONGONO DI PROGRAMMI SPECIFICI O SISTEMI DI SUPPORTO PER LE DONNE IN MENOPAUSA. QUESTA ASSENZA DI SUPPORTO ISTITUZIONALE PUO’ RAFFORZARE L’IDEA CHE LA MENOPAUSA SIA UNA QUESTIONE PRIVATA E NON DEBBA ESSERE DISCUSSA IN AMBITO LAVORATIVO. BASTEREBBE IN FONDO POCO PER RICREARE UN AMBIENTE IDONEO AD UNA DONNA CHE VIVE I DISAGI DELLA MENOPAUSA: PER TUTTE COLORO CHE DEBBONO INDOSSARE UNA DIVISA : FORME PIU’ PRATICHE E A PIU’ STRATI, MATERIALI MENO SINTETICI, NON TUTE MA DIVISE CON GIACCA E PANTALONE. E PER TUTTE LE ALTRE: LUOGHI CON FINESTRE VICINE, BAGNI FACILMENTE RAGGIUNGIBILI, SOLO PER DIRE LE PRIME COSE A CUI DA DONNA MI VENGONO IN MENTE, SE PENSO AD UNA DONNA CHE LAVORA IN UNA FABBRICA O CHE FA TURNI . IL REGNO UNITO E’ SICURAMENTE IL LEADER DELLA POLITICA DEL WELFARE DEDICATO ALLE DONNE CON IL 30% DELLE AZIENDE CHE HA ATTUATO PROGRAMMI DEDICATI AL BENESSERE DELLE DIPENDENTI IN MENOPAUSA.
- PERCEZIONE DI DEBOLEZZA: ALCUNE DONNE TEMONO CHE PARLARE DEI SINTOMI DELLA MENOPAUSA , COME VAMPATE DI CALORE O SBALZI DI UMORE, POSSA ESSERE UN SEGNO DI DEBOLEZZA. QUESTA PERCEZIONE PUO’ SCORAGGIARE LE DISCUSSIONI APERTE. LE DONNE DI SUCCESSO DEVONO ESSERE “ FORTI” QUANTO I LORO COLLEGHI MASCHI. NON C’E’ SPAZIO PER MOSTRARE DEBOLEZZA.
- MANCANZA DI FAMILIARITA’: SPESSO NON SI PARLA DI MENOPAUSA PERCHE’ NON SI SA COMA AFFRONTARE TALE ARGOMENTO, COME CI FOSSE PUDORE O QUALCOSA DI NEGATIVO ED IMBARAZZANTE. TALE MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA E DI FAMILIARITA’, CON UN ARGOMENTO CHE DOVREBBE IN REALTA’ ESSERE NATURALE, PORTA ALL’EVITAMENTO SIA IN CONTESTI SOCIALI CHE PROFESSIONALI.
- LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE IN ITALIA SA POCO DELLA MENOPAUSA E QUINDI NON NE VEDE L’IMPATTO. LE STESSE DONNE ANCORA GIOVANI, NON NUTRONO INTERESSE A CONOSCERE UNA FASE DELLA VITA CHE LE RIGUARDERA’ INTIMAMENTE. E QUESTO DISINTERESSE SI ESTENDE AL MONDO MASCHILE CHE, PER LA MAGGIOR PARTE VIVE INDIRETTAMENTE LA NOSTRA MENOPAUSA COME SPETTATORE INFASTIDITO E SICURAMENTE IMPREPARATO . CIO’ PORTA SEMPRE PIU’ LE DONNE A NASCONDERE LE PROPRIE PROBLEMATICHE, PER LA PAURA DI NON ESSERE COMPRESE E DI ESSERE VISTE COME DONNE ANZIANE, COME SE L’IVECCHIAMENTO NON RIGUARDASSE ANCHE L’ALTRA META’ DEL CIELO.
- MENOPAUSA VISSUTA COME STIGMA: HO AVUTO MODO DI AFFRONTARE L’ARGOMENTO “MENOPAUSA” CON DONNE CHE APPARTENGONO AL MONDO DELLO SPETTACOLO. E’ PAZZESCO QUANTO POSSA ESSERE VISSUTA COME UNO STIGMA L’AMMETTERE DI ESSERE IN MENOPAUSA, CHE EQUIVALE A CEDERE I FUTURI CONTRATTI DI LAVORO A QUALCHE COLLEGA PIU’ GIOVANE E PERTANTO PIU’ ATTRAENTE. MENOPAUSA SEMBRA ESSERE SINONIMO DI VECCHIAIA ANCORA OGGI. POSSIBILE CHE NON SI ABBIA LA CAPACITA’ DI VEDERE OLTRE UNA RUGA? IL FASCINO NON PUO’ ESSERE SINONIMO DI PELLE LEVIGATA MA E’ QUALCOSA DI MOLTO PIU’ COMPLESSO E PROFONDO, COME UN’AURA CHE AVVOLGE LA PERSONA CHE LO POSSIEDE. HO VISTO NELLA MIA PROFESSIONE, DONNE ANZIANE PIENE DI FASCINO E, DONNE GIOVANI E BELLISSIME, MA TOTALMENTE PRIVE.
- DIFFERENZE CULTURALI: IL GRADO DI TABU’ INTORNO ALLA MENOPAUSA PUO’ VARIARE A SECONDA DELLA CULTURA DELL’AREA DI APPARTENENZA. ALCUNE CULTURE POSSONO ESSERE PIU’ APERTE A DISCUTERNE, MENTRE ALTRE POSSONO AVERE TABU’ PIU’ FORTI. IL MONDO ANGLOSASSONE SEMBRA ESSERE MOLTO PIU’ APERTO E PROGRESSISTA NEL DISCUTERE DELLA MENOPAUSA RISPETTO, AD ESEMPIO ALL’EUROPA CONTINENTALE E ALLA STESSA ITALIA.
INIZIAMO FINALMENTE A CAPIRE LA MENOPAUSA E IL SUO IMPATTO.
E’ TEMPO DI SUPERARE IL NOSTRO MONDO DOMINATO DAGLI UOMINI E ACCETTARE I BISOGNI DELLE DONNE. PER IL BENE DI TUTTI NOI.
C’E’ ANCORA UN DOMANI OLTRE LA MENOPAUSA
Dott.ssa Cinzia Polo, ginecologa esperta in menopausa