SAPERNE DI PIù

la menopausa

La menopausa è l’assenza del ciclo mestruale da almeno 12 mesi, dovuto al calo della produzione di estrogeni da parte delle ovaie. 

COS'È LA MENOPAUSA

L’assenza di ciclo mestruale da almeno 12 mesi segna il termine del periodo fertile nella vita di noi donne. Il termine menopausa viene spesso utilizzato come sinonimo di climaterio, che in realtà definisce tutto il periodo che la precede e che la segue.

Durante la premenopausa avvengono le modificazioni ormonali -calo della produzione estrogenica da parte delle ovaie- che portano alla menopausa. Inoltre, si definisce perimenopausa un periodo identificabile nei mesi che immediatamente precedono e seguono la menopausa, ed in cui si verificano le modificazioni cliniche più eclatanti e caratteristiche del climaterio.

La menopausa, quindi, non è una malattia e non deve essere trattata come tale.

I TEMPI DELLA MENOPAUSA

La menopausa è fisiologica quando avviene tra i 45 e i 55 anni, ma qualora l’età di esordio dovesse essere al di fuori di questo range, la menopausa può essere distinta in:

prima dei 45 anni

MENOPAUSA PRECOCE

Questa condizione si può verificare spontaneamente, in questo caso è spesso di natura familiare, o in maniera indotta, per intervento chirurgico di ovariectomia bilaterale o per soppressione ovarica farmacologica o radioterapica. Il fenomeno riguarda all’incirca l’1-3% delle donne italiane.

dopo i 55 anni

MENOPAUSA TARDIVA

Questa condizione è legata ad una genetica che predispone l’esaurimento tardivo del patrimonio follicolare e della produzione ormonale da parte delle ovaie.

SINTOMI DELLA MENOPAUSA

Molte donne iniziano ad avvertire i sintomi della menopausa prima che si arresti definitivamente il ciclo mestruale, durante la pre-menopausa o peri-menopausa.  Di solito, il primo segnale consiste nell’irregolarità mestruale, in cui il flusso può modificarsi diventando più o meno abbondante e più o meno frequente. È importante sapere che cicli brevi con intervalli inferiori ai 20 giorni o flussi molto abbondanti di oltre 7 giorni, potrebbero provocare anemia. In questi casi è opportuno rivolgersi al proprio medico.

Al contrario, flussi poco abbondanti con intervalli molto lunghi non comportano alcun rischio di salute. Nonostante la comparsa di irregolarità mestruali, in questo periodo è ancora possibile, seppur improbabile, rimanere incinta. È opportuno proteggere i rapporti a rischio e, in caso di sospetto, eseguire un test di gravidanza.

Insieme all’irregolarità del ciclo possono comparire anche altri disturbi e sintomi, correlati con certezza alla diminuzione della produzione di estrogeni. Questi sintomi possono persistere per anni anche dopo l’arresto definitivo del ciclo mestruale.

Forse ne hai sentito parlare, o forse li stai vivendo proprio ora:

Vampate di calore

Le vampate di calore sono improvvise sensazioni di caldo intenso che si diffonde nel corpo e nel viso. In menopausa sono in genere più intense a livello del volto, del collo e del petto, dove provocano forte rossore. La loro frequenza varia da caso a caso, in genere durano pochi minuti e compaiono soprattutto di notte. Le vampate di calore si verificano per i cambiamenti dei livelli di estrogeni, che influenzano il controllo della temperatura corporea.

Sudorazioni

Le sudorazioni abitualmente si associano alle vampate di calore, ma non solo, e non dipendono dalla temperatura dell’ambiente. Sono dovute ai cambiamenti ormonali interni che caratterizzano questa nuova fase della vita. Non è insolito che si verifichino improvvisamente anche nell’arco della notte: in genere non sono continue ma possono essere abbastanza frequenti e fastidiose, tanto da arrivare a svegliare chi ne soffre.

Palpitazioni e tachicardia

Le palpitazioni danno la percezione che il cuore non stia battendo al ritmo “giusto”: Sono caratterizzate infatti da un salto del battito cardiaco, da un ritmo anomalo oppure accelerato. Con il termine tachicardia, invece, si intende un aumento sensibile del battito che supera, a riposo, i 100 battiti al minuto. La tachicardia viene percepita come sensazione di “cuore in gola”. Le palpitazioni e la tachicardia in menopausa sono una conseguenza del repentino calo dei livelli di estrogeni nel sangue e abitualmente si associano alle vampate e alle sudorazioni.

Sbalzi della pressione arteriosa

Non è insolito essere soggette a sbalzi della pressione arteriosa durante la menopausa. Anche se i rapporti con il calo ormonale sono controversi, molte donne possono diventare ipertese proprio durante il periodo menopausale.

Disturbi del sonno

Spesso i disturbi del sonno sono correlati ad altri sintomi, come le vampate e le sudorazioni. Comunque, la carenza di estrogeni in menopausa porta ad una diminuzione nella produzione di serotonina, che provoca l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Tale alterazione può evidenziarsi con una difficoltà di addormentamento o con risvegli notturni.

Vertigini

È possibile che in menopausa si presenti una continua sensazione di perdita dell’equilibrio e sbandamento, associate a instabilità e a una percezione alterata dello spazio. Il senso di capogiro avviene probabilmente a causa degli importanti cambiamenti nei livelli ormonali che l’organismo deve affrontare: vi è infatti una connessione tra la fluttuazione degli estrogeni e gli episodi di vertigini e sbandamenti.

Secchezza vaginale

Oltre il 50% delle donne in menopausa riferisce secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sessuali. La carenza di estrogeni provoca una progressiva modificazione della struttura della vagina con un assottigliamento delle pareti e una sempre più scarsa lubrificazione. La conseguenza di tutto ciò è una progressiva atrofia vulvo-vaginale con tutti i fastidi ad essa legati: irritazione, bruciore, prurito e dolore durante i rapporti sessuali.

Irritabilità

Irritabilità e nervosismo sono sintomi tipici della menopausa. Le alterazioni dei livelli ormonali influiscono non solo sulla sfera fisica, ma anche su quella psichica. Gran parte delle donne descrive l’irritabilità come il problema emotivo più frequente, soprattutto durante le prime fasi della menopausa, mostrando una minore tolleranza nei confronti di cose che prima non infastidivano.

Umore instabile

Strettamente correlati all’irritabilità, in menopausa è frequente essere soggette a sbalzi d’umore. Il calo degli estrogeni può esserne responsabile e questo rende le giornate pesanti e portano a scatti d' ira che influiscono sulla vita personale e/o lavorativa.

Affaticamento

Durante la menopausa capita spesso di provare sensazioni di eccessiva stanchezza, affaticamento e mancanza di energie che si protraggono nel tempo, nonostante l’adeguato riposo. Questi sintomi possono essere un vero e proprio disturbo definito astenia. È una condizione che si presenta con uno stato di debolezza generale dovuto ad una eccessiva stanchezza e forza muscolare, arrivando ad essere invalidante. L’astenia può rientrare nelle conseguenze della diminuzione degli estrogeni e compare soprattutto nella prima fase della menopausa, quando le fluttuazioni ormonali sono più frequenti.

Ansia e demotivazione

L’ingresso in menopausa è una fase delicata ed importante. I cambiamenti ormonali provocano irritabilità e portano ad una maggiore frequenza di ansia e demotivazione. Vampate, palpitazioni, stanchezza e cambiamenti fisici possono portare ad uno stato psichico in cui si fa fatica ad accettare il cambiamento e si teme che questa possa influenzare qualunque aspetto della propria vita. L'ansia, in particolare, consiste in una preoccupazione o in una paura eccessiva, che può manifestarsi in modo lieve o grave.

Disturbi della concentrazione e della memoria

Il calo di memoria  può manifestarsi durante la menopausa e nei momenti di stress è fisiologico in questa fase della vita. La diminuzione della memoria e la mancanza di concentrazione sono dovuti al calo degli estrogeni, soprattutto dopo una menopausa chirurgica o precoce. Gli estrogeni infatti svolgono un’azione neuroprotettiva di sostegno e nutrimento delle cellule nervose, mantenendo regolari le comunicazioni tra le cellule del sistema nervoso. La fluttuazione degli estrogeni e la conseguente diminuzione porta ad una ridotta capacità di ricordarsi le cose anche più banali.

Diminuzione del desiderio sessuale

La menopausa può portare a sconvolgimenti nella vita di coppia: la maggior parte delle donne infatti riscontra un calo della libido che si aggiunge ai cambiamenti fisici e psichici di questa fase della vita. La diminuzione del desiderio sessuale è dovuta al calo degli estrogeni e del testosterone. La sessualità non è governata però solo da fattori ormonali, ma anche da fattori psichici, relazionali, socioculturali, che devono sempre essere valutati.

LE CONSEGUENZE DELLA MENOPAUSA

Il calo degli estrogeni dovuti alla menopausa può portare ad alcune conseguenze tra cui:

Quando i livelli di estrogeni diminuiscono, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Costituendo la principale causa di morte, nelle donne e negli uomini, è importante prevenirle praticando un esercizio fisico regolare, seguendo una dieta sana e mantenendo costante il peso corporeo.

In menopausa le ossa sono più fragili a causa della perdita dell’effetto protettivo degli estrogeni sulla densità e qualità dell’osso. Ciò porta ad un aumento del rischio di fratture, in particolare vertebrali. È bene, quindi, porre particolare attenzione alla prevenzione delle cadute, rafforzare la muscolatura con un adeguato esercizio fisico e seguire un’alimentazione sana e ricca di calcio e vitamina D.

Molte donne aumentano di peso durante o dopo la menopausa a causa del rallentamento del metabolismo. Il controllo della dieta e un regolare esercizio fisico possono aiutare a evitare il sovrappeso.

La diminuzione degli estrogeni e l’inizio della menopausa possono scatenare nella donna uno stato depressivo dovuto al cambio della condizione fisica e della sfera sessuale.

Consiste nella fuoriuscita involontaria di urina (incontinenza da urgenza) o nella sua perdita in seguito a sforzi (tosse, risate o sollevamento di pesi, incontinenza da stress) causata dalla diminuzione di elasticità dei tessuti della vagina e dell’uretra. Il rafforzamento, con esercizi adeguati, dei muscoli della zona che si trova tra la vagina e l’ano (pavimento pelvico) e l'utilizzo di estrogeni per via vaginale possono aiutare ad alleviare i sintomi di incontinenza.

Oltre all’effetto sul benessere psicologico, molte donne riscontrano difficoltà a concentrarsi, vuoti di memoria, perdita di oggetti, demotivazione.

COSA POSSIAMO FARE PER CAPIRE SE SIAMO IN MENOPAUSA?

Abitualmente non occorre eseguire alcun esame per accertare la menopausa perché l’età, la scomparsa delle mestruazioni e l’eventuale presenza dei disturbi caratteristici permettono di confermarne la comparsa, in autonomia o dopo un colloquio con il medico. 

Nei casi in cui, per motivi diversi, si sospetti una menopausa precoce, è possibile ricorrere ad esami del sangue per valutare il livello di alcuni ormoni (FSH o ormone follicolo stimolante e LH o ormone luteinizzante), che controllano la produzione ormonale delle ovaie. In menopausa i livelli di FSH e LH aumentano notevolmente, nel tentativo di stimolare le ovaie a produrre ormoni, e il loro incremento permette di confermare la diagnosi. 

ACCERTAMENTI STRUMENTALI CONSIGLIATI​

Nel periodo della menopausa il medico può consigliare alla donna alcuni esami strumentali come: 

  • mammografia e/o ecografia mammaria, offerti gratuitamente alle donne italiane tra i 50 e i 64 anni di età nell’ambito dei programmi di controllo per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella 
  • ecografia pelvica, nel caso sia opportuno visualizzare l’apparato genitale 
  • ecografia pelvica, nel caso sia opportuno visualizzare l’apparato genitale mineralometria ossea computerizzata (MOC), per valutare la densità dell’osso. L’esame deve essere effettuato soprattutto in presenza di fattori di rischio come la menopausa precoce, le fratture conseguenti all’osteoporosi in familiari di primo grado, le malattie gravi dell’assorbimento intestinale, alcune malattie immunitarie come le connettiviti, il basso peso corporeo, l’abitudine al fumo di sigaretta e l’eccessivo funzionamento della tiroide (ipertiroidismo). Il medico può consigliare alla donna alcuni esami strumentali come: mammografia e/o ecografia mammaria, offerti gratuitamente alle donne italiane tra i 50 e i 64 anni di età nell’ambito dei programmi di controllo per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella 
  • mineralometria ossea computerizzata (MOC), per valutare la densità dell’osso. L’esame deve essere effettuato soprattutto in presenza di fattori di rischio come la menopausa precoce, le fratture conseguenti all’osteoporosi in familiari di primo grado, le malattie gravi dell’assorbimento intestinale, alcune malattie immunitarie come le connettiviti, il basso peso corporeo, l’abitudine al fumo di sigaretta e l’eccessivo funzionamento della tiroide (ipertiroidismo). 

SONO IN MENOPAUSA, E ADESSO?

Oggi noi donne viviamo questo periodo così delicato e importante quando siamo ancora nel pieno della vita di relazione e professionale, e gli effetti sui rapporti personali e il rendimento sul lavoro possono essere, talvolta, negativi. Possiamo però gestire i disagi e i sintomi della menopausa e superarli con successo, cominciando da uno stile di vita sano e utilizzando le terapie personalizzate oggi disponibili.

SUGGERIMENTI PRATICI

Ecco alcuni semplici accorgimenti per gestire al meglio i disturbi che caratterizzano la menopausa : 

  • vampate di calore: vestiti a strati, per poterti alleggerire all’occorrenza; bevi un bicchiere di acqua fredda e spostati rapidamente in un ambiente più fresco; individua ed evita i fattori che fanno scattare le vampate: potrebbero essere le bevande calde, la caffeina, i cibi piccanti, l’alcol e lo stress 
  • fastidi vaginali: utilizza la terapia locale con creme, ovuli o gel a base di estrogeni e/o farmaci da banco come, ad esempio, lubrificanti vaginali a base d’acqua o creme idratanti. Evita i prodotti che contengono glicerina perché potrebbero causare bruciore o irritazione. Rimanere sessualmente attiva aiuta, perché aumenta il flusso di sangue alla vagina. 
  • insonnia: evita la caffeina perché può rendere più difficile il sonno e limita il consumo di alcol. Se il sonno è disturbato da vampate di calore, potrebbe essere utile alleggerire le coperte o farti una doccia prima di andare a dormire. 
  • incontinenza urinaria: rafforza i muscoli del pavimento pelvico con esercizi dedicati, sono semplici e utilissimi. 

Ogni donna è unica e così anche ogni menopausa. Per questo la terapia non sarà mai standard, ma  personalizzata sull’anamnesi, sulla sintomatologia e sulle caratteristiche di ognuna di noi.

In circa il 30-40% delle donne in menopausa può essere necessaria una terapia ormonale sostitutiva, utile per compensare quella quota di ormoni che l’organismo non è più in grado di produrre. Oggi vengono utilizzati prodotti a dosaggi bassi, molto ben sperimentati e controllati, che danno al medico un ampio ventaglio di scelte al fine di prescrivere la terapia migliore per ogni esigenza.

Riequilibrando la situazione ormonale si riducono i disturbi e si prevengono gli effetti a lungo termine della carenza estrogenica, migliorando sensibilmente lo stile di vita di noi donne, per smettere di subire questo momento e viverlo in maniera positiva.

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